Gustavo Rol, 7 luglio 1947In un momento qualsiasi della giornata lo spirito può divenire improvvisamente sereno, come il paesaggio all'alba. E' l'istante, questo, della grande iniziazione al sublime, dove si incontrano le grandi cose, come l'amore, la speranza o addirittura la rinuncia
Una serie infinita di possibilità. Non poteri, non capacità. Solo “possibilità provenienti dallo spirito”. Così Gustavo Adolfo Rol era solito spiegare i fenomeni che accadevano per suo tramite, e la tipologia delle possibilità è davvero ampia e stupefacente. Definito in vari modi nel corso del tempo Rol si riteneva una persona normale tra le persone normali, questo pensava di sè stesso. Pensava anche che le possibilità dello spirito presto sarebbero state alla portata di tutti, perciò non c’era motivo di interessarsi troppo a lui o ai suoi quadri e agli esperimenti. Ne era convinto. E così ha vissuto. In armonia con il divino tutto era semplice per Rol, egli mise le sue “possibilità” sempre al servizio del prossimo.
Chi era Gustavo Adolfo Rol
Se le possibilità, più comunemente definite poteri psichici, sono state ampiamente documentate e testimoniate, chi era l’uomo attraverso il quale si manifestavano? Molti sono i libri che narrano gli esperimenti, come Rol era solito chiamare le serate in cui si manifestavano le possibilità. Moltissime le testimonianze ad essi collegati. Meno attenzione è stata data alla sua vita, sul percorso personale e spirituale che ha forgiato l’animo e l’intelletto di un uomo straordinario che non ha mai voluto essere definito medium, veggente o sensitivo. Semplicemente perché lui era altro. Molto altro.
Nato a Torino da famiglia borghese, era stato un bambino sensibile e un po’ introverso. Dal padre aveva ereditato il buon gusto per l’arte, la pittura e la passione per l’antiquariato. Attività artistiche che, per volontà della famiglia, aveva dovuto inizialmente mettere da parte in favore di uno sbocco professionale più consono. Nel frattempo, ancora molto giovane, in giro per l’Europa costruirà quella vita che passo dopo passo si rivelerà piena di infinite possibilità e di veri e propri prodigi. Tra le nuove esperienze c’è la consapevolezza di essere il tramite di facoltà particolari.
Nel corso di un soggiorno lavorativo a Marsiglia tra il 1925 e il 1926, vive il momento di svolta della sua vita, durante una guarigione accaduta a Lourdes. In un primo momento, il futuro sensitivo torinese non crede a ciò che vede, ma dopo inizia ad approfondire alcuni studi spirituali e arriva a formulare una teoria metafisica che mette insieme suoni, colori e altri elementi. È un momento di grande importanza per lui che nel 1927 si ritira in un convento. Rol si trovò al bivio se prendere gli abiti sacerdotali oppure vivere nel mondo con la sua nuova personalità spirituale. Per una via del tutto originale era pervenuto a quello che in Oriente è conosciuto come Risveglio, ma all’inizio non fu facile. Secondo quanto lui stesso raccontò, fu la madre Marta a convincerlo che poteva essere utile al suo prossimo anche in abiti civili, e così pose termine al ritiro in convento ed iniziò il suo originalissimo apostolato, tenendo sempre come punto di riferimento la figura e l’insegnamento del Cristo. Grazie al sostegno della sua famiglia riesce a ritornare alla vita laica, ristabilisce la sua base nell’amata Torino e offre totale disponibilità a coloro che cercano consiglio, aiuto, spesso solo conforto. Impiegherà del tempo per riaffermare la sua strada in un percorso personale e artistico di grande soddisfazione.
A partire dagli anni trenta la sua fama si diffonde nei circoli dell’aristocrazia, della cultura e della politica dell’epoca. Gli si attribuiscono incontri con Benito Mussolini, Charles De Gaulle, John Fitgerald Kennedy, la regina Elisabetta II, Giuseppe Saragat, Re Umberto di Savoia, Maria José di Savoia, papa Pio IX e molti altri, così come del mondo dello spettacolo, dell’arte (tra cui Pablo Picasso e Salvador Dalì) e della scienza (tra cui Einstein e Fermi), in alcuni casi non ancora documentati. Sono invece accertate, tra le altre, l’amicizia con Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Valentina Cortese, Cesare Romiti, Dino Buzzati, Guido Ceronetti, e la frequentazione della famiglia Agnelli. Tuttavia Rol mantiene sempre un profilo riservato e appare raramente in pubblico.
Rol agisce in modo istintivo e, per sua stessa ammissione non è mai in grado di utilizzare a comando i fenomeni soprannaturali di cui è il tramite. Gli esperimenti, così li chiama lui stesso, non si programmano. Accadono in modo spontaneo per gruppi ristretti di persone solo quando si creano le condizioni, quando ci sono equilibrio e armonia. Ciò può avvenire anche in modo imprevedibile, in strada ad esempio, quando rivolge la parola a perfetti sconosciuti per rivelare improvvisamente dettagli importanti sulle loro esistenze. E quali sono le possibilità? In cosa consistono gli esperimenti? La fenomenologia di Gustavo Rol si manifesta sempre in stato normale di coscienza, mai in trance, oltre quaranta tipi di fenomeni paranormali sempre in stato di veglia.
Tra i prodigi rilevati: la chiaroveggenza, la psicometria, la lettura dell’aura, le guarigioni, la telepatia e la capacità di esprimersi correttamente in lingue sconosciute, lettura di libri a distanza, scrittura automatica, telecinesi, levitazione e bilocazione, i viaggi nel tempo, materializzazione di disegni, pitture, oggetti, scritte, carte e immagini che mutano stato. I più celebri restano gli esperimenti con le carte. Non c’è mentalismo, né giochi di prestigio, Rol le carte nemmeno le tocca. Tutto è nelle mani di chi partecipa all’esperimento. Quello che accade però è stupefacente.
Colui che potremmo definire un “illuminato”, rifiuta ogni forma di pubblicità, tutte le forme di ricompensa materiale e ogni tipo di egoismo. In più occasioni lui stesso afferma: «Alla base delle mie facoltà c’è la rinuncia all’orgoglio, al denaro e all’ambizione.»
Il pensiero di Rol può riassumersi sinteticamente in queste parole di Dino Buzzati: «Rol dichiara di non essere un medium, è cattolico convinto, non crede che l’anima dei morti possa tornare fra noi e manifestarsi. Crede che, all’atto della morte, l’anima torni alle origini, ma sulla terra possa restare un quid, la carica di vitalità e di intelligenza che l’uomo trasmise alle sue opere. Questo “spirito” può, in determinate circostanze, ripetere cose che aveva fatto durante la vita, non mai creare qualcosa di nuovo o rivelare i segreti dell’aldilà.»
Rol lo ha definito “spirito intelligente”, ed è analogo al “residuo psichico” di cui parla la tradizione metafisica, come ben spiegato da René Guénon.
L’altra nozione chiave del pensiero di Rol è quella di “coscienza sublime”: «Rol asserisce di fare esperimenti di “coscienza sublime” che è una tappa avanzata sulla strada della conoscenza dell’anima, non è una religione e neppure una scienza. La si può considerare sotto un certo aspetto come una filosofia. In ogni caso è una tappa raggiunta sulla strada della conoscenza dell’anima. Alla “Coscienza Sublime” si accede attraverso una vera e propria iniziazione, dove l’esistenza di Dio, la sopravvivenza dell’anima e l’assenza di qualsiasi speculazione morale e materiale formano la base di tutto l’edificio».
«Lo stato di coscienza sublime è l’unione con l’Assoluto, un Tutto, un’interezza senza separazione alcuna.»
Diceva Rol:
Quando si entra nella sfera della coscienza sublime, il Tutto, la comunione con l'assoluto, i confini della materia si sciolgono, anche trascendere il corpo e abbracciare l'infinito tutto diventa possibile”. «Io debbo necessariamente agire con ‘spontaneità’, quasi “sotto l’impulso di un ordine ignoto” come disse Goethe. Mi sono definito “la grondaia che convoglia l’acqua che cade dal tetto”. Non è quindi la grondaia che va analizzata, bensì l’acqua e le ragioni per le quali “quella Pioggia” si manifesta. Non è studiando questi fenomeni a valle che si può giungere a stabilirne l’essenza, bensì più in alto dove ha sede lo “spirito intelligente” che già fa parte di quel Meraviglioso che non é necessario identificare con Dio per riconoscerne l’esistenza. Nel Meraviglioso c’è l’Armonia riassunta del Tutto e questa definizione é valida tanto per chi ammette quanto per chi nega Dio.
Rol era cattolico, ma al tempo stesso amava tutte le religioni, rispettandole ed avendo una conoscenza profonda delle varie dottrine. Considerava tuttavia come suo punto di riferimento fondamentale l’insegnamento e la vita di Gesù Cristo.
Tentare di spiegare i sensi e le illusioni
Gustavo Adolfo Rol uomo di innumerevoli prodigi per alcuni, illuminato o grande illusionista per altri: sono solo alcune delle definizioni che lo hanno riguardato nel corso della sua lunga vita. I suoi sostenitori gli hanno attribuito proprietà paranormali, i suoi critici hanno parlato di “mentalismo”, una branca dell’illusionismo consistente nella simulazione di facoltà fuori dal comune. Rispetto alle definizioni di cui sopra, Gustavo Rol si è sempre dichiarato semplicemente un ricercatore e sperimentatore, avente quale unico obiettivo quello “di incoraggiare gli uomini a guardare oltre l’apparenza e a stimolare in loro lo spirito intelligente”.
Quest’uomo dalla vita straordinaria, è stato uno dei personaggi più enigmatici del pianeta. Aveva tre lauree, parlava sei lingue, viveva una vita riservata, dedita alla conoscenza e alla ricerca. Grande estimatore dell’imperatore francese, aveva cimeli napoleonici ovunque. I suoi prodigi paranormali non solo stupirono l’Italia, ma in un baleno fecero il giro del mondo. Poteva leggere nei libri chiusi, vedere squarci di passato o anticipare il futuro, materializzare oggetti, leggere il pensiero… cose da fantascienza per tutti, ma non per lui. La sua vita non è stata facile, invidiato dai prestigiatori per i prodigi senza trucco, detestato dagli scienziati che ancora oggi non ne capiscono il mistero, è stato spesso tacciato di mistificazione. In effetti non possono capirlo, Rol parlava di poteri dello Spirito ma gli scienziati non ne ammettono l’esistenza….Quando Rol era in vita, dunque, non fu possibile alcuna sperimentazione scientifica, per la distanza all’epoca incolmabile tra due mondi lontani, la metodologia scientifica classica e la metodologia iniziatico-spirituale ortodossa, antica di millenni. Stando a Rol tuttavia questi due mondi in futuro si incontreranno.
Meglio rimanere ignorato da una Scienza ufficiale che non è in grado, per ora, di comprendermi, piuttosto che venire meno a quei principi ai quali mi sono sempre ispirato e con i risultati che tutti conoscono.
Negli ultimi anni di vita cercherà qualcuno a cui affidare le sue memorie, ma senza successo, limitandosi a lasciare agli amici e a qualche giornalista i frammenti separati dei suoi segreti. Lui era un credente, non era avido di denaro né di successo. Si è sempre nascosto alla curiosità dei media. Devolveva grandi somme in beneficienza, aiutava persone in difficoltà. Capitava di incontrarlo in ospedale, a portare sollievo materiale e spirituale, e lo fa ancora dalla dimensione in cui si trova… Lascia questa dimensione il 22 settembre 1994 a Torino. Le sue ceneri riposano nella tomba di famiglia a San Secondo di Pinerolo.
Bibliografia:
- Paola Giovetti – “Gustavo Adolfo Rol l’uomo oltre l’uomo”, Ed. Mediterranee
- Remo Lugli – “Rol una vita di Prodigi”, Ed. Mediterranee, 1995
- Giuditta Dembech – “Gustavo Adolfo Rol il grande precursore”, Ed. Ariete
*Immagini da Google search