Li-Po poeta alchimista cinese VIII secoloBella e forte è la materia delle pietre ma ancora più bello e con un potere maggiore è il mistero che emana da esse
Il mondo luminoso dei minerali e dei cristalli ispira questo nuovo percorso in sette tappe, al quale si unisce il mondo vegetale che nasce, si nutre e cresce grazie al mondo minerale.
“Si narra che Gea, la Terra sia un essere vivente e che le pietre siano le sue ossa come ci racconta il mito di Deucalione e Pirra nelle “Metamorfosi di Ovidio”. La coppia era buona, pia ed obbediente agli dèi, al contrario dei loro simili. Un giorno Deucalione raccontò alla moglie un sogno in cui vedeva che loro due costruivano una grande barca e vi salivamo aspettando una pioggia terribile che avrebbe sommerso tutto animali, piante e uomini, solo loro due si mettevano in salvo. Convinti che fosse un messaggio di Giove, si misero a fabbricare una barca ma poiché il mare era lontano, tutti li prendevano in giro. Poco tempo dopo cominciò a piovere tanto, franarono montagne e l’acqua sommerse ogni cosa e gli uomini annegarono. Quando tutto fu concluso i due superstiti si trovarono con la loro barca sul monte Parnaso, nella discesa i due coniugi erano esterrefatti perché non incontravano anima viva. Sentivano un’immensa solitudine, erano vivi ma non avrebbero più sentito voci di bambini, di donne e di uomini. Giove li vide piangere e mandò Mercurio sulla terra per capire il motivo di quel pianto. Saputa la causa della loro tristezza decise di rimediare, ordinò a Deucalione e Pirra di riprendere a camminare e di buttarsi alle spalle tutte le pietre che avessero trovato. Le pietre cominciarono a perdere piano piano la loro fredda consistenza e a farsi morbide, a prendere forme umane simili a statue. Poi, l’umido si tramutava in carne ed il duro e rigido in ossa. Dopo un po’ sentirono, voci e risate, si voltarono e videro che da ogni ciottolo lanciato da Pirra scaturiva una donna; da ogni pietra lanciata da Deucalione nasceva un uomo! Fu così che la Terra si ripopolò e nacque uno stretto rapporto tra gli uomini e il regno minerale.”
Le leggende delle pietre e dei cristalli si perdono nella notte dei tempi. Per molti appassionati di misteri, Atlantide rimane la fonte di tutte le civiltà.
La Leggenda di Atlantide
Il mito di Atlantide è uno dei racconti più affascinanti e misteriosi, che continua a stimolare l’immaginazione di storici, archeologi e appassionati di misteri irrisolti. Ne parla Platone (427 e il 347 a.C.) nei suoi dialoghi “Timeo” e “Crizia”. L’ inizio di Atlantide è posto nella notte dei tempi allorché gli dèi si divisero tutta la Terra assegnando questa parte a Poseidone dio del mare che insieme alla sua consorte Clito ebbe cinque coppie di gemelli che regnarono sulle dieci regioni in cui era divisa, collaborando tra loro in armonia; la sua stirpe prosperò e divenne ricca e potente governando in pace e con saggezza. Il mito racconta che Atlantide era altamente avanzata dal punto di vista tecnologico con stupendi palazzi di cristallo, templi e canali; la sua ricchezza materiale era notevole e così la sua cultura. Atlantide e Lemuria furono le prime civiltà ad aver fatto uso dei poteri dei cristalli. I sacerdoti di quella razza molto evoluta adoperavano i cristalli con finalità spirituali, per contattare gli Dei, le creature di luce immerse nell’Oceano Cosmico, che hanno dato origine a quest’universo organizzato. Attraverso questi scambi, che avevano luogo in grandiosi templi, si era creata una perfetta armonia dalla quale tutto il pianeta traeva beneficio. Questi cristalli Maestro, erano stati posizionati nei punti di maggiore energia terrestre dove si incontrano determinate linee energetiche, una riproduzione in scala dei meridiani dell’agopuntura del microcosmo umano. La loro dimensione era enorme così come la potenza che essi sviluppavano, capace di amplificare in modo indescrivibile le preghiere e i riti che i sacerdoti di questi continenti scomparsi recitavano e praticavano quotidianamente alla loro presenza.
Secondo Platone, Atlantide era una potenza navale di incredibile forza e avanzamento tecnologico, situata oltre l’attuale Gibilterra, che segnava il confine del mondo conosciuto per gli antichi Greci. Atlantide era caratterizzata da una straordinaria ricchezza naturale e tecnologica, con una civiltà avanzata in grado di costruire maestosi palazzi, templi e canali. Gli abitanti godevano di una prosperità senza eguali, frutto anche del loro dominio sui mari.
Dalle indagini occulte nell’Akasha di chiaroveggenti autorevoli come E.P. Blavatsky, Annie Besant, Charles Leadbeater,Edgar Cayce, Rudolf Steiner è confermata l’esistenza di Atlantide come del luogo primordiale della sapienza e della civiltà umane. Tra i punti in comune delle loro tesi vi èla suddivisione della razza atlantidea in sette sotto-razze, a cui corrispondono sette epoche di sviluppo e di progressiva evoluzione del genere umano. Atlantide scomparve a seguito di terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche in epoche distanziate nel tempo. Secondo le dichiarazioni di alcuni degli studiosi elencati sopra, insidiose “forze” estranee alla nostra dimensione, attratte dal potere che si era creato nella civiltà di Atlantide, fecero la loro comparsa sulla Terra. Queste “oscure” energie, figlie del Caos, fecero breccia in quell’antica e saggia civiltà seducendo gli uomini più deboli e risvegliando in essi l’ambizione più sfrenata. Il risultato fu che alcuni dei grandi e puri cristalli vennero utilizzati per scopi prettamente egoistici, ma non solo! Verso la fine del regno di Atlantide, attorno al 10000 a.C. furono scelleratamente ricreati grandi cristalli in modo artificiale, creature che erano identiche a quelle naturali, ma non possedevano in sé l’armonia cosmica, l’impronta divina. Gli atlantidei accecati dall’ambizione, sottovalutarono questo “piccolo” dettaglio e, con la complicità di alcune ambigue figure sacerdotali, oramai schiave degli Dei del Caos, concepirono e attuarono il folle progetto di ristrutturare, a proprio gradimento, il clima e la superficie terrestre, spostando addirittura interi continenti.
I sacerdoti più saggi avvisati dalla Mente Cosmica di quanto stava per accadere, migrarono con i loro più fedeli collaboratori verso quelle parti del mondo ancora in via di sviluppo, dando origine alle nuove civiltà di cui ancora oggi conosciamo lo splendore attraverso i resti che il tempo ci ha risparmiato. Dai superstiti di Atlantide si suppone sia nato l’Impero Egiziano, presero vita le civiltà pre-colombiane, si originarono le culture mesopotamiche ed indiane, del Tibet, dell’antica Cina, i nativi Pellerossa, i Mongoli, i Druidi. Quel grande cataclisma probabilmente il Diluvio Universale è riportato dai testi sacri di tutte le antiche religioni.
Gli enormi cristalli naturali, depositari di conoscenze inimmaginabili, furono saggiamente rimossi e reintegrati nel ventre di Madre Terra dai sacerdoti illuminati prima della catastrofe. Oggi nell’Era Aquariana alcuni dei più piccoli di questi cristalli stanno tornando in superficie per ammonire l’uomo sui pericoli ai quali sta andando incontro e per ricreare quei legami cosmici interrotti da tempi immemorabili. Siamo quindi noi gli eredi di quell’ antica saggezza e sarà compito di coloro che ne sentono la chiamata, di lottare pacificamente per riportare la parte animale dell’uomo alla consapevolezza.
Merita sempre ricordare che ogni cristallo amplifica i nostri pensieri, i nostri sentimenti e la nostra energia. Avvicinarsi ad essi significa esserci prima purificati profondamente nelle nostre intenzioni.
I ritrovamenti archeologici ci confermano che fin dalle epoche primitive l’uomo faceva largo uso di pendenti, bracciali, collane e cristalli infilati su fili vegetali. In epoca neolitica, la lavorazione dei metalli,fece nascere nuovi tipi di monili: anelli, spille, corone, diademi, fermagli, e poi pettorali, scudi, impugnature di spade ornamenti che divennero simbolo di potere e ricchezza ma anche amuleti, talismani, medicamenti, cosmetici, pigmenti artistici.
Non esiste nessuna civiltà del passato in cui le pietre preziose non occupino un posto importante negli oggetti preposti al culto degli dèi. Anche i cristiani delle origini adornavano gli altari con sette gemme che rappresentavano i doni dello Spirito Santo: erano la saggezza, la forza, la devozione, la conoscenza, la comprensione, il buon consiglio ed il timor di Dio. Papi, condottieri, esploratori, artisti, maghi furono attratti da esse per il loro valore materiale e spirituale. Da Oriente ad Occidente le civiltà hanno fatto uso di pietre e cristalli differenti a seconda della qualità minerale dei territori che facilitavano giacimenti di specifiche pietre piuttosto che altre. Fra le civiltà che hanno fatto maggiormente uso di gemme ci sono i popoli della Mesopotamia, gli Egiziani e gli Indiani.
In Egitto si faceva largo uso di cristalli soprattutto monili in “pietra verde” che proveniva da un giacimento di silica glass che si trova nel deserto del Sahara. Si ipotizza fosse un meteorite caduto ventottomila anni fa, che gli Egizi consideravano sacro e prezioso poiché arrivava dal cielo. Essi ne realizzavano anche gli scarabei da inserire nella bocca della mummia o tra le bende per proteggere i defunti durante il viaggio nell’aldilà. Non dimentichiamo il sarcofago della grande piramide di Cheope un unico blocco di granito di cui ancora oggi non si conosce la provenienza. Inoltre quasi tutte le piramidi avevano la punta apicale di cristallo. Altre pietre molto apprezzate erano la malachite e il lapislazzuli per creare monili e cosmetici. Infatti polverizzate venivano applicate sugli occhi come ombretto blu o verde, un make up utilizzato durante le cerimonie, in quanto il cosmetico metteva in contatto l’essere umano con la divinità.
Le gemme sono citate diverse volte nella Bibbia, il pettorale del giudizio del sommo sacerdote ebraico era decorato con dodici pietre, corrispondenti ai dodici attributi di Dio, pietre considerate, taumaturgiche e magiche che servivano in ambito rituale per ricevere l’aiuto divino. Il profeta Tobia ci descrive la sua visione della Gerusalemme celeste poggiata su di un basamento di dodici pietre a testimonianza della grandezza e potenza del Signore. Nelle sacre scritture, nel libro dell’Esodo, Dio annuncia a Mosè di aver infuso a Besaleel la conoscenza per lavorare i metalli ed intagliare le gemme. Secondo il Talmud, libro fondamentale della tradizione ortodossa ebraica, il potere talismanico di un gioiello aumentava se veniva nascosto tra le vesti o conservato all’interno della impugnatura del bastone.
Nel Medioevo tutti i grandi alchimisti come Paracelso ed Alberto Magno, si interessarono di gemmologia dal punto di vista medico, simbolico, magico, scientifico e religioso. Il grande libro di Ildegarda intitolato”Phisica” descrive le loro virtù curative secondo la creazione; la santa afferma che le pietre sono le apparizioni luminose del quarto giorno e che con il loro uso l’uomo può guarire dalle malattie, avendo Dio diversi metodi per venirci in aiuto. Le pietre preziose e i minerali erano molto ambiti dagli artisti, dai medici e non solo. I colori per l’arte ma anche per la tintura dei tessuti si realizzavano in buona parte estraendoli dalle piante, e dalle pietre naturali. Gli splendidi blu di Giotto erano pigmenti composti con la polvere di lapislazzuli.
La medicina ayurvedica proveniente dall’antica cultura Vedica vanta una tradizione millenaria circa le pietre ritenute preziose, poiché possiedano il dono di salvaguardare la salute e di proteggere da incidenti e sciagure; per questo motivo nei paesi induisti le donne anche di caste inferiori, sfoggiano gioielli in tutto il corpo, comprese le caviglie e le dita dei piedi. Il sottosuolo dell’India in particolare è ricco di giacimenti, non stupisce che esistano numerosi templi con statue di dee rivestite di gioielli e che gli abiti dei raja, ricoperti di gemme, sembrino usciti da una fiaba.
I cristalli e le pietre” vibrano” ed è grazie alla natura di queste vibrazioni che essi sprigionano i loro poteri speciali. Nel creato tutto è vivo e il regno minerale pulsante di energia interagisce con altri regni. In fisica è noto che ogni organismo, sia roccia o pianta o uomo possiede un campo energetico chiamato aura che irradia o assorbe energia. I nostri occhi fisici non riescono a percepire l’aura dei minerali o delle pietre preziose a causa della loro bassissima intensità che è pari a quella dell’aura di una candela posta a venti chilometri di distanza.
Anche il nostro corpo irradia luce, ogni organo, cellula, tessuto ha il suo alone aurico e genera un suo campo magnetico ampiamente sfruttato in medicina per fare diagnosi. Le pietre, quindi, hanno un’aura e sono fonte di informazione, per questo fanno parte delle terapie olistiche come i fiori di Bach, l’omeopatia e l’aromaterapia. Se poniamo una pietra a diretto contatto con il nostro corpo, la sua energia influenzerà la comunicazione del corpo eterico, portando il suo messaggio nella parte del corpo che la richiede. Come scrisse Steiner, noi interagiamo con i cristalli a causa della conformazione cristallina del nostro sangue, l’interazione è favorita dall’acqua di cui il nostro è composto il nostro corpo che agisce come conduttore di energia.
È interessante sapere che nel nostro cervello, all’interno della ghiandola pineale, abbiamo dei cristalli di apatite e calcite che interagiscono con i campi magnetici che provengono dall’esterno. Questi piccoli cristalli di calcite producono bioluminescenza, spiegando perché durante la meditazione si hanno visioni o si percepiscono colori. Si può formulare che la struttura cristallina della pineale possa entrare in risonanza con quarzi e minerali, potenziando i nostri pensieri positivi d’amore e guarigione. Anche il nostro scheletro è costituito da cristalli di fosfato di calcio; manteniamo l’equilibrio grazie agli otoliti, situati all’interno dell’orecchio che sono cristalli di calcite.
Possiamo considerare il cristallo un intermediario che permette di collegare il corpo allo spirito, il visibile all’invisibile, non dimentichiamo che i nostri personal computer funzionano a cristalli di quarzo. Il mondo minerale ci accompagna nel percorso a spirale che ci conduce dall’Oscurità alla Luce, a integrare la Personalità nella luce dell’Anima.
Bibliografia:
- Michael Gienger – L’arte di curare con le pietre
- Santa Ildegarda – Medicina delle pietre preziose
- Ovidio – Le metamorfosi
- Cristallopoli – Cristalli e leggenda di Atlantide – Marco Dini Sin
- https://it.wikipedia.org/wiki/Atlantide
*Immagini da Google search