Officina tra i Mondi

paracelso
Personaggi

Paracelso – medico genio alchimista (1493-1541)

paracelso

Gli esordi di un genio – Il vero nome di Paracelso è Teofrasto Bombasto VonHehenheim, nacque a Einsiedeln vicino a Zurigo, il 14 novembre 1493. Diversi membri della sua famiglia erano medici, incluso suo padre e ciò influenzò fortemente il suo interesse per tale disciplina, tanto che dall’età di 16 anni frequentò varie università mediche e si laureò a Ferrara a 22 anni, ottenendo un dottorato di ricerca.

Sebbene legato alla vita accademica, Paracelso era molto critico verso la medicina ufficiale del tempo. Egli considerava arte medica anche quella medicina “minore” o “popolare” che solo la più recente medicina contemporanea è riuscita a rivalutare. Egli mise in discussione Ippocrate, Avicenna e Galeno i cui testi bruciò simbolicamente e pubblicamente nella piazza di Basilea nel 1527.

Secondo il suo pensiero il senso profondo delle arti non può racchiudersi in un’unica terra d’origine, ma in un continuo approfondimento, un vero pellegrinaggio di luogo in luogo. Così il desiderio di viaggi portò Teofrasto a viaggiare per anni, nelle Fiandre, in Danimarca, in Inghilterra, in Francia, in Russia in oriente fino alle Indie e in Africa. Lungo la strada che lo portava a Mosca, viene fatto prigioniero dai Tartari, che ne ebbero fin da subito un gran rispetto sia come uomo che per la sua arte medica, e il soggiorno presso di loro lo porterà a imparare l’arte sciamanica. Nel corso della sua vita, Paracelso fu un profondo ricercatore della pietra filosofale e dell’elisir di eterna giovinezza. Una tra le sue celebri frasi ci fa comprendere meglio il suo genio.

Ciò che si forgia con il fuoco è alchimia, sia che accada in un forno o in cucina.

Paracelso optò per sperimentare da solo e instaurare un rapporto diretto con gli ammalati. Ciò aggravò la cattiva reputazione che aveva tra i colleghi medici, che lo criticavano per i suoi metodi. Inoltre il suo carattere irascibile e le tensioni con le autorità lo portarono a diventare un vagabondo. Le sperimentazioni e i metodi innovativi che iniziò ad applicare con successo fecero nascere miti e leggende intorno alla sua figura. Fu accusato di magia e stregoneria, ma in realtà era un uomo profondamente credente in Dio. Parallelamente alla brutta reputazione, viaggiavano anche le notizie sulla sua grande bravura ed efficacia come medico. I brillanti e, allora, incomprensibili risultati che otteneva con metodi di guarigione assolutamente inusuali erano anche dovuti al suo forte carisma in grado di suggestionare positivamente i pazienti verso la guarigione. Molti furono i principi e i re che gli offrirono protezione.

Paracelso usò minerali e composti chimici per curare le malattie, quando ciò non era ancora in voga. Ciò gli permise di trattare con successo pazienti incurabili per l’epoca, affetti da epilessia, lebbra e gotta. Fu il primo medico a descrivere la sifilide e a proporne un trattamento a base di mercurio, fu l’inventore del laudano, uno dei primi analgesici chimici di cui si hanno notizie. Studiò dettagliatamente anche i veleni e formulò la massima rimasta famosa fino a oggi:

Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.

A differenza dei suoi contemporanei, Paracelso era un medico molto vicino e attento ai suoi pazienti e si prodigava per i bisognosi. Credeva che le sue conoscenze dovessero essere di pubblico dominio e le spiegava con un linguaggio semplice nei suo discorsi per la comunità. La concezione che aveva del mondo e della medicina era estremamente all’avanguardia per la sua epoca.

Paracelso affermava che la medicina si basava su quattro colonne principali: la filosofia, l’astronomia (che al tempo comprendeva l’astrologia), l’alchimia e la virtù. Era fermamente convinto che le forze del firmamento fluissero fisicamente e psicologicamente sull’uomo e che questo dovesse avvalersi di diverse scienze tra cui l’astrologia, conoscenza spirituale sia della natura visibile che di quella invisibile, che considerava un’ arte che non si poteva apprendere sui libri, ma doveva essere acquisita con l’esperienza pratica.

L’uomo è il microcosmo che contiene in sé qualcosa di tutte le creature che esistono nell’Universo (Macrocosmo)

Non vi è nulla in Cielo né sulla Terra che non esista anche nell’uomo, e Dio, che è in cielo, esiste anche nell’uomo, e i due sono Uno

Paracelso morì alla giovane età di 47 anni, ucciso da alcuni delinquenti che tentarono di derubarlo. Ma questi arrivarono troppo tardi poiché aveva già donato tutti i suoi beni ai poveri.

Paracelso fondatore della spagiria e della farmacologia moderne. Medico, alchimista, filosofo, sciamano, scienziato. Quello di Paracelso è il tentativo di voler superare gli antichi paradigmi della scienza medica. La sua è una storia di viaggi e di scoperte che non manca di un’aura leggendaria e di mistero, ancora oggi ricca di suggestione. Dal laudano alla pietra filosofale, dal Polo nord all’Africa, dalla Natura a Dio, Paracelso fu scienziato e pensatore anticonformista per i suoi tempi. Ed è forse per questo che non smettiamo di imparare dal suo lascito.

* Dipinto: Quintin Massys – Scuola di Anversa

La Bussola Interiore

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter di Officina tra i Mondi e ricevi aggiornamenti mensili che trattano di astrologia dell’anima, sciamanesimo, coaching. Inoltre hai accesso alle risorse gratuite riservate agli iscritti con articoli, e-book, pdf, meditazioni audio e promozioni periodiche sui servizi.
error: Content is protected !!